Una mimesi concettuale ben esemplificata in questo quadro di Mario di Cicco (Civitella di Romagna) esposto nella reception dello stabilimento Babbini
In questa autorale opera d’arte pittorica che vi accoglie nella reception di Babbini, è rappresentata iconicamente l’analogia fra il DNA, custode delle informazioni codificate che generano la vita e il principio della pressatura a vite; una mimesi formale e concettuale assunta da Babbini come paradigma della propria attività.
La spinta creativa dell’uomo a salire sempre più in alto per avere un orizzonte più ampio e per guardare l’infinito a cui è teso, come una spirale di idee simile all’elica del DNA, una struttura estremamente regolare ma che determina sempre un cambiamento; è quello che avviene in una pressa dove le sue eliche comprimono e drenano, spingono e trasformano.
È così che entrando in punta di pieni nella fucina del Dio Vulcano, il Dio del fuoco, si percorre un viaggio tra passato e futuro partendo dallo scudo di Achille appena forgiato; il futuro trova origine nelle radici del passato, sono le combinazioni che creano unicità come l’evoluzione e il progresso dell’azienda Babbini.